Escursione in Val di Non
Ai più, forse, il nome di Erling Kagge non dirà molto. Poco inclini ad abbandonarci alla curiosità, difficilmente ci lasciamo attirare da un racconto di cui non conosciamo l’autore. Pessima abitudine, giacché la conoscenza passa anche attraverso la volontà di lasciarsi incuriosire.
Leggendo della vita e delle imprese di questo esploratore norvegese, ho avuto l’occasione di scoprire che cosa lo rende davvero straordinario. Erling Kagge è stato il primo uomo a raggiungere in solitaria il Polo Sud, camminando per giorni e giorni tra i ghiacci dell’Antartide. Nessun compagno al suo fianco, solo con i suoi pensieri. Un’impresa ai limiti delle umane possibilità, che si aggiunge all’esplorazioni di altri due “poli” – il Polo Nord e una cima dell’Everest – e ad escursioni non convenzionali, come la discesa nella New York sotterranea o l’attraversamento dell’intera città di Los Angeles a piedi. Immergendosi nel mondo in maniera diretta, viva e spontanea, Kagge ha scoperto una verità fondamentale: per vedere la realtà con maggior chiarezza, occorre “chiuderla fuori”, isolarsi rispetto ad essa e il silenzio è la condizione necessaria e sufficiente per questo isolamento.