Fantasticherie

Storia di Michele, l’orsetto parà

Per quanto ci tenga a negarlo, anche io sono stato un bambino. È successo tempo fa e, purtroppo, non era qualcosa che dipendesse da me. Mi sarebbe piaciuto poter vantare un’origine particolare, che so, per mitosi, ma, ahimè, noi umani siamo esseri fallaci e ancora non riusciamo a liberarci di questa maledetta biologia.

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Hic et Nunc, Senza categoria

In solitaria tra i due laghi

C’è più di un lato positivo nel camminare da soli. Prima di tutto, si può scegliere la velocità che meglio si adatta alle proprie forze. E non è cosa da poco. Non c’è uno più allenato di te che deve aspettare in cima alla salita, né uno meno preparato di cui giustamente ti devi preoccupare. Non c’è un cronometro da tenere d’occhio, non un limite da abbattere. Nessuna fretta ti viene imposta. Sei solo tu, con le tue gambe e le tue estremità un po’ infreddolite, ma nient’altro.

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Hic et Nunc

La tentazione di Redwoods

Nel corso del mio viaggio ci fu più di un momento in cui il pensiero di non tornare a casa mi sfiorò. In un modo o nell’altro, c’era qualcosa che mi teneva lontano dall’Italia e mi portava a credere che, in fin dei conti, non sarebbe stato affatto male rimanere lì per un po’.
Capita, infatti, che, sedotti dalla novità, ci lasciamo trasportare dalle circostanze e finiamo con il farci lusingare un po’ troppo dall’entusiasmo per un’esperienza di grande impatto. Ebbene, debole di spirito com’ero, non potevo rimanere estraneo a tali lusinghe. Simili pensieri s’erano fatti vivi in molteplici occasioni, sebbene non fossero mai riusciti a superare il controllo della ragione, la quale, implacabile, sentenziava: «Questa non è davvero casa tua».

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