Sapete, nel corso dei tempi sono state date tante definizioni alla scrittura.
Quella strana, curiosa, discussa attività di chi si vuole o si fa definire scrittore.
Molti protagonisti hanno cercato in prima persona di teorizzare il proprio lavoro dando un senso a ciò che stavano facendo. Intellettuali, eruditi, romanzieri e poeti hanno riflettuto su quella missione, sui contenuti, ma anche sulla lingua che d’occasione in occasione veniva utilizzata.
E questo continuo interrogarsi, sebbene non abbia prodotto risposte o verità assolute, è stato un fondamentale esercizio di stile che ci ha portati a un mutamento nella concezione del ruolo dello scrittore nel continuum storico. Una posizione che da un prestigio storicamente notevole è andata, ahimè, svalutandosi, fino ad arrivare ai tempi più recenti, in cui il seggio occupato dallo scrittore nella società è tristemente marginale.