Cultura

A filo d’acqua. Elogio di Marco Pagot, pilota

C’è qualcosa di estremamente poetico in un motore Fiat A.S.2[1] che, agitandosi, muove le lamiere di un capanno fino a farle volare via. Spunta e germoglia come una dolcezza che sonda l’anima in superficie, sfiorandola senza affondare il colpo. Lo si ritrova nella vernice rossa di un idrovolante, nell’espressione compunta di un viso stregato, in antiche promesse e ricordi troppo vivi per essere dimenticati. Ridurre tale quid poetico a mera allegoria sarebbe un errore, perché ci porterebbe pian piano a rinunciare al fragile incanto di certi momenti e di certe immagini, e a preferirvi una serie di considerazioni impertinenti figlie dell’interpretazione audace.
Mi sia concesso, dunque, di chiarire queste parole che ad alcuni potranno sembrare enigmatiche, affrontando a viso aperto il personaggio che le ha ispirate e, soprattutto, facendo cenno al mondo entro cui se ne dispiegano i riferimenti.

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Didattica

Italiano per stranieri: quiz di comunicazione interculturale

Le seguenti domande sono basate sulla lettura del volume La comunicazione interculturale (P. Balboni, F. Caon, Marsilio, 2015). Fulcro tematico dello studio di Balboni e Caon è la nozione di competenza interculturale, che non si esaurisce semplicemente nella padronanza della lingua, ma si arricchisce anche di conoscenze legate alla cinesica (movimenti e gestualità), prossemica (distanza interpersonale), oggettemica e vestemica. Oltre a una serie di altre informazioni legate ai contesti situazionali entro cui la comunicazione si dispiega (ambiente di lavoro e rapporti professionali, inviti a cena e codice di comportamento, regali e abitudini).

N.B.

Le soluzioni sono in coda al test.

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Cultura

L’importanza di essere un Tolkieniano

Mi perdonerà il grande Oscar Wilde se parafraso, fuori contesto ma non per questo a sproposito, il titolo di una sua celebre commedia (The Importance of Being Earnest, 1895). Il caso, però, è talmente spinoso e scottante da richiedere il supporto – presente sotto forma di un prestito azzardato – di personalità ben più autorevoli di quanto non lo sia il sottoscritto.

Ebbene sì, al centro della questione sta l’importanza di essere un Tolkieniano. O di chiamarsi Tolkieniano. Di definirsi come tale, insomma. Di circoscriversi entro la cerchia, non sempre invitante, di chi vuole comunicare al mondo la sua passione per le opere di J.R.R. Tolkien.

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