Cultura

Santi, poeti e peccatori: a Bergamo tre incontri dedicati a Dostoevskij

Una delle voci più autorevoli della letteratura. Un narratore in grado di addentrarsi più a fondo di ogni altro nel “sottosuolo” dell’animo umano, trovandovi i caratteri più estremi: dalla turpe abiezione alla piena santità, dall’egoistica autodistruzione al sacrificio altruistico.

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Cultura

Presentazione del libro “Orobica”

Domenica 19 Settembre, presso il Parco del Mercato di Brusaporto (BG), presenterò il mio nuovo libro Orobica. Diario di una fuga tra passi e storie di montagna, scritto insieme all’amico Enrico Moretti!
L’evento avrà luogo alle ore 15.00 in occasione della 19^ edizione di “Brusaporto produce e commercia”.
Saranno presenti, oltre agli autori, anche Roberto Meli (moderatore) e Francesco Nozza (illustratore e autore di alcune delle immagini presenti nel libro).

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Cultura

Scrivere in una modernità senza narrazione

In qualità di insegnante, sovente mi interrogo sulle potenzialità delle attività di scrittura nel contesto d’apprendimento di una lingua seconda. La produzione scritta è, per l’allievo non madrelingua, una delle abilità primarie da sviluppare nel lungo processo apprenditivo.
Tradizionalmente considerata ostica da insegnare, perché esige dallo studente una certa capacità di elaborazione e organizzazione concettuale, la scrittura è stata rivalutata in positivo negli ultimi anni, se è vero che la tendenza della glottodidattica contemporanea è quella di proporre piccole attività di composizione fin dai primi livelli di conoscenza della lingua. Di conseguenza, non è affatto raro trovare degli esercizi finalizzati alla produzione di brevi frasi, poesie o didascalie nei manuali dedicati al livello A1.

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Cultura

L’importanza di essere un Tolkieniano

Mi perdonerà il grande Oscar Wilde se parafraso, fuori contesto ma non per questo a sproposito, il titolo di una sua celebre commedia (The Importance of Being Earnest, 1895). Il caso, però, è talmente spinoso e scottante da richiedere il supporto – presente sotto forma di un prestito azzardato – di personalità ben più autorevoli di quanto non lo sia il sottoscritto.

Ebbene sì, al centro della questione sta l’importanza di essere un Tolkieniano. O di chiamarsi Tolkieniano. Di definirsi come tale, insomma. Di circoscriversi entro la cerchia, non sempre invitante, di chi vuole comunicare al mondo la sua passione per le opere di J.R.R. Tolkien.

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