Hic et Nunc

A passo leggero e in silenzio. Contro la montagna di massa

In un’intervista di qualche anno fa, contenuta nel bel libro Filosofia della montagna (Tomatis, 2005), il grande alpinista Reinhold Messner si pronunciò a favore di una riduzione dell’impatto dell’uomo sulla montagna, sostenendo, in particolare, che l’esigenza specificatamente umana del comfort non dovesse oltrepassare la soglia dei 2000 metri. Al di là di questo limite naturale, infatti, qualsiasi intervento umano, oltre che inutile, sarebbe dannoso. Questa è una posizione che Messner ha sempre sostenuto con le parole e con i fatti, e che anche di recente non ha mancato di sottolineare – ad esempio, criticando aspramente l’organizzazione di un concerto di Jovanotti ai 2275 metri del Plan di Corones in Alto Adige.

Continue reading “A passo leggero e in silenzio. Contro la montagna di massa”

Hic et Nunc

Un sogno chiamato Adamello

Ci pensavo già un anno fa.
Avevo una gran voglia di avventura in quel periodo. Ero fresco di rientro dalla Nuova Zelanda e, tra le tante novità, ero appena tornato single. Il che aveva inciso non poco sul mio desiderio di evasione dalla routine quotidiana.
Ricordo che avevo un’infinità di idee per la testa e che solo due progetti avevano passato il vaglio della ragione e del buon senso: cammino di Santiago o alta via dell’Adamello?
Dopo tanto rimuginare e altrettanto riconsiderare, m’ero risoluto a trasformare questi due progetti di lunga o media durata in un’impresa giornaliera. Optando per la via montana, avevo deciso che l’Adamello non l’avrei solo aggirato o avvicinato, ma l’avrei scalato in tutto e per tutto.

Continue reading “Un sogno chiamato Adamello”