In un’intervista di qualche anno fa, contenuta nel bel libro Filosofia della montagna (Tomatis, 2005), il grande alpinista Reinhold Messner si pronunciò a favore di una riduzione dell’impatto dell’uomo sulla montagna, sostenendo, in particolare, che l’esigenza specificatamente umana del comfort non dovesse oltrepassare la soglia dei 2000 metri. Al di là di questo limite naturale, infatti, qualsiasi intervento umano, oltre che inutile, sarebbe dannoso. Questa è una posizione che Messner ha sempre sostenuto con le parole e con i fatti, e che anche di recente non ha mancato di sottolineare – ad esempio, criticando aspramente l’organizzazione di un concerto di Jovanotti ai 2275 metri del Plan di Corones in Alto Adige.
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