Tolkien, padre del fantasy: realtà o semplificazione?

[Trascrizione dell’intervento tenuto in occasione della puntata della Radio “La Voce di Arda” del 3 Dicembre 2021, intitolata “Tolkien e il Fantasy: all’origine di un nuovo genere letterario”]

Quando si tratta di categorizzare la produzione di un autore, si corre sempre il rischio di cadere in errori di semplificazione. Attribuire, infatti, questo o quel genere letterario a un autore senza criticare, cioè, etimologicamente, senza sottoporre criticamente a giudizio le precise caratteristiche della sua poetica, può dar vita a riduzioni semplicistiche oppure addirittura a errori piuttosto ingenui.

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A filo d’acqua. Elogio di Marco Pagot, pilota

C’è qualcosa di estremamente poetico in un motore Fiat A.S.2[1] che, agitandosi, muove le lamiere di un capanno fino a farle volare via. Spunta e germoglia come una dolcezza che sonda l’anima in superficie, sfiorandola senza affondare il colpo. Lo si ritrova nella vernice rossa di un idrovolante, nell’espressione compunta di un viso stregato, in antiche promesse e ricordi troppo vivi per essere dimenticati. Ridurre tale quid poetico a mera allegoria sarebbe un errore, perché ci porterebbe pian piano a rinunciare al fragile incanto di certi momenti e di certe immagini, e a preferirvi una serie di considerazioni impertinenti figlie dell’interpretazione audace.
Mi sia concesso, dunque, di chiarire queste parole che ad alcuni potranno sembrare enigmatiche, affrontando a viso aperto il personaggio che le ha ispirate e, soprattutto, facendo cenno al mondo entro cui se ne dispiegano i riferimenti.

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How I Met Your Mother e l’arte di superare la commedia

E questa, ragazzi, è la storia di come una serie tv ha cambiato la mia vita.
Ok, forse c’era un modo più originale per iniziare, ma la tentazione di riprodurre quella voce fuori campo, che accompagnava l’inizio di ogni puntata, era troppo forte.
Ebbene sì, giunto per la quarta volta alla fine dell’ultima stagione, mi sono finalmente deciso a dedicare due parole alla sit-com che più mi è rimasta nel cuore.
Parlo, naturalmente, di How I Met Your Mother, show televisivo americano che è andato in onda dal 2005 al 2014 per un totale di nove stagioni e ben 208 episodi. In Italia, grazie a Mediaset, la serie s’è affacciata al grande pubblico con il titolo di E alla fine arriva mamma…, qualcosa che fa pensare più a una commediola sentimentale inzuccherata che non a una sit-com dalla meravigliosa complessità.

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