Cent’anni senza Kafka

Sto guardando, mentre scrivo di Kafka, la sua fotografia a quarant’anni (la mia età): è il 1924, con ogni probabilità l’anno più dolce e pieno di speranza della sua vita adulta, e l’anno della sua morte. Il viso è affilato e scheletrico, la faccia di uno che vive a credito: zigomi pronunciati resi ancora più evidenti dall’assenza di basette; orecchie con la forma e l’inclinazione … Continue reading Cent’anni senza Kafka

Il congedo di Lucia

Perché l’Addio, monti ci ricorda la ferita del viaggio Al termine del capitolo VIII dei Promessi Sposi, Alessandro Manzoni, mai dimentico del suo talento di verseggiatore, inserisce deliberatamente, nel continuum narrativo del suo romanzo, una meravigliosa parentesi di poesia in prosa o, com’è stata definita dai critici, «prosa lirica».L’apparente ossimoro non deve ingannare: il passaggio in questione, per raffinatezza di lessico e per l’espressione vivida … Continue reading Il congedo di Lucia

Di castelli, poeti e sposi promessi: Valsassina e lago di Como

Nel duemila e sei avevo quindici anni. Ero uno studente modello, timido, poco socievole, non ancora segnato dalla futura miopia. Non mi vestivo bene, non mi curavo del mio aspetto, non avevo un’idea del mondo che fosse riassumibile in concetti chiari o, perlomeno, elementari. Ero solo un ragazzetto ingenuo e bruttino che s’innamorava troppo facilmente.

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“Dove danzano le aquile”: ecco il mio nuovo romanzo di montagna

Uscirà per la storica casa editrice bergamasca, Bolis Edizioni, a suggello di una proficua collaborazione inaugurata nel 2021 dalla pubblicazione di Orobica. Diario di una fuga tra passi e storie di montagna (E. Moretti, M. Pezzali, Bolis, 2021).

Dove danzano le aquile segna il ritorno dell’autore a un ambiente caro, visto non semplicemente nelle sue qualità di contesto, ma più specificatamente nel suo essere esperienza viva e stratificata. Ed è anche il ritorno-esordio a una forma testuale complessa, quale è il romanzo, avvicinata ma mai veramente compiuta.

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Emisfero Sud: in Val del Riso un racconto dalla Nuova Zelanda

1 Marzo 2018: è un giovedì piuttosto uggioso, dai toni spenti, attenuati.
Alle spalle, il piccolo aeroporto internazionale di Queenstown, col suo viavai in scala ridotta. Di fronte a me uno spazio ampio, sconosciuto, che invita la curiosità a farsi avanti. Un passo dopo l’altro mi getto in questo nuovo mondo.

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Orta San Giulio: un idillio da raccontare

«Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l’ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo».
(F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1883-1885)

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Tolkien, padre del fantasy: realtà o semplificazione?

[Trascrizione dell’intervento tenuto in occasione della puntata della Radio “La Voce di Arda” del 3 Dicembre 2021, intitolata “Tolkien e il Fantasy: all’origine di un nuovo genere letterario”]

Quando si tratta di categorizzare la produzione di un autore, si corre sempre il rischio di cadere in errori di semplificazione. Attribuire, infatti, questo o quel genere letterario a un autore senza criticare, cioè, etimologicamente, senza sottoporre criticamente a giudizio le precise caratteristiche della sua poetica, può dar vita a riduzioni semplicistiche oppure addirittura a errori piuttosto ingenui.

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Da Bergamo un “Passaggio nella Terra di Mezzo”: in Avvento il ciclo di incontri dedicati a J.R.R. Tolkien

Inizieranno giovedì 9 dicembre nella Casa del Pellegrino, in via Madonna della Castagna, a Bergamo; e si protrarranno per altri due giovedì d’Avvento prima delle festività natalizie.

Con il ciclo di incontri, Passaggio nella Terra di Mezzo, organizzato dalla Parrocchia di San Rocco Confessore in collaborazione con i Tolkieniani Italiani, gli studi di critica tolkieniana tornano sul territorio, nella forma di un evento in presenza nel totale rispetto delle normative anti-COVID (sarà necessario prenotare ed esibire il Green Pass al momento dell’ingresso).

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Italiano per stranieri: lettura e analisi di un brano da “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani

(In copertina: immagine tratta dal film Il giardino dei Finzi-Contini, diretto da Vittorio De Sica)

La seguente unità di lavoro è riservata a studenti interessati all’apprendimento dell’Italiano come Lingua Seconda o come Lingua Straniera, e, in particolare, all’approfondimento di alcune tematiche ricorrenti nella narrativa contemporanea.
Trattandosi di un’analisi incentrata su un’opera letteraria, si consiglia di sottoporre la presente UdA a un pubblico di studenti le cui competenze non siano inferiori al livello B2 del Quadro Comune Europeo.

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INCLUSIVITÀ E POLITICAMENTE CORRETTO: QUANDO LA NECESSITÀ SI FA MODA

Editoriale di domenica 17 ottobre 2021

Negli ultimi anni, s’è fatto e si continua a fare un gran parlare di inclusività, di politically correct, di teorie gender-friendly, tanto che non è affatto azzardato definire quest’accozzaglia di voci, polemiche, guazzabugli, diverbi, contese e disquisizioni come la vera problematica culturale di questo primo quarto di XXI secolo.

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